E’ proprio il caso di dire oltre al danno la beffa!
Lo scorso fine settimana a casa mi stavo versando un bicchiere di acqua, rigorosamente dalla bottiglia, quando Camilla mi dice: “papi, ma guarda che puoi bere quella del rubinetto, noi all’asilo la beviamo sempre, è buona“.
GULP?!?!
E’ pazzesco, penso, nessuno praticamente a San Felice beve acqua del rubinetto e noi facciamo rischiare proprio i bambini, quelli che dovremmo tutelare maggiormente, fidandoci delle rassicurazioni delle autorità che hanno così mal gestito questa emergenza e non ci hanno dato a tutt’oggi alcuna informazione!
Decido quindi di inviare le mie rimostranze all’asilo per questa decisione che personalmente ritengo imprudente, e così fanno altri genitori.
Nel giro di un paio di giorno il Consiglio di Amministrazione dell’asilo risponde positivamente a queste richieste e, non solo interrompe questa imprudente scelta, ma decide anche di deliberare l’acquisto di dispenser per l’acqua per i bambini.
Se da una parte sono rassicurato e ringrazio il Consiglio di Amministrazione, dall’altra sono anche triste pensando che nel mio piccolo mi sono battuto tanto perché si consumasse l’acqua del Sindaco, mentre ora i nostri bambini berranno costosa acqua proveniente dagli Appennini trasportata con camion per centinaia di chilometri, però vista l’emergenza è una triste e beffarda necessità.
Come sostengo da sempre non ci sarà nessuna normalizzazione della situazione a San Felice senza che si sappiano le cause del grave inquinamento dell’acqua e quindi si sia certi che le conseguenti azioni messe in atto per rimuoverle siano efficaci.
Parliamoci chiaro, praticamente nessuno a San Felice beve più l’acqua dell’acquedotto e questo già è un dato che dovrebbe far molto riflettere sulla fiducia dei cittadini nell’attuale gestione del bene acqua.
Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2009/09/14/acqua-non-berla-e-una-triste-e-beffarda-necessita/