Anche a Salò la situazione della propria acqua e dei propri acquedotti è fonte di preoccupazione essendo il gestore sempre lo stesso e se ne è parlato nel Consiglio Comunale di lunedì 27 luglio 2009.
Per chi fosse interessato eccone il resoconto che mi ha fatto un amico che era presente:
Il primo punto all’ordine del giorno: “Comunicazioni del Sindaco in merito all’acquedotto comunale“.
Nelle scorse settimane, anche alla luce di quanto accaduto nel vicino Comune di San Felice del Benaco e dato che il gestore è lo stesso, le minoranze hanno richiesto all’Amministrazione notizie in merito alla situazione dell’acquedotto cittadino.
In base alle relazioni ed alle analisi fornite all’amministrazione da Garda Uno S.p.A. e dall’Azienda Sanitaria Locale, il Sindaco ritiene di poter rassicurare i concittadini in merito alla qualità delle acque distribuite dal nostro acquedotto.
E’ emerso che le fonti storicamente utilizzate sono in via di dismissione (per motivi di qualità, portata e continuità) e che attualmente due pozzi posti nel sub alveo del fiume Chiese, in territorio del Comune di Roè Volciano, provvedono a soddisfare la quasi totalità del fabbisogno cittadino.
Il futuro dell’approvvigionamento idrico di Salò è nel lago che, secondo gli esperti, dà maggiori garanzie di qualità dell’acqua.Interessante a tal proposito l’intervento dell’Assessore all’ecologia Nastuzzo che, nel presentare le linee programmatiche del suo assessorato, ha dichiarato che la qualità delle acque del lago deve essere una priorità e che si adopererà affinché vengano eliminate tutte le situazioni di scarico a lago ancora esistenti.
Le minoranze, si sono riservate di tornare sull’argomento acquedotto, dichiarando di non aver avuto sufficiente tempo per valutare in modo più approfondito la documentazione ricevuta da Garda Uno e ASL nei giorni scorsi.
Da una prima lettura, le maggiori perplessità emerse riguardano la distribuzione, la quantità e la frequenza dei campionamenti effettuati per il controllo della qualità delle acque erogate.
E’ stata sottolineata da più parti la necessità che l’Amministrazione faccia valere il peso della propria quota societaria (il Comune di Salò è azionista di Garda Uno S.p.A. con una quota del 9,37% ed il rappresentante nominato dal nostro comune ne è attualmente vicepresidente) per indirizzare e controllare l’attività di Garda Uno S.p.A., a tutela degli interessi e della salute dei cittadini.La lista civica Cittadini per Salò, ha espresso la convinzione della necessità di un corretto e sostenibile utilizzo di tutte le risorse idriche presenti nel territorio comunale e ha ribadito quanto già esposto nella richiesta presentata all’Amministrazione: bisogna prevenire la possibilità che accadano fatti come quello di San Felice; non possono mancare una adeguata pianificazione dello sviluppo dell’acquedotto e dei controlli; devono essere previsti anche efficaci piani di intervento che, in caso di problemi, riducano al minimo la possibilità di danni alla popolazione e che prevedano una tempestiva e completa informazione dei cittadini.
Leggendo questo resoconto invece mi sto chiedendo:
- ma a San Felice le minoranze dove sono e cosa stanno facendo?
I Bordignon, i Florioli, i Marsiletti, i loro gruppi, perché non si muovono e spronano il Sindaco nelle sedi istituzionali e non? - ma anche a San Felice le minoranze hanno avuto documentazioni, relazioni e analisi da ASL e Garda Uno?
Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2009/07/30/acqua-a-salo-il-consiglio-comunale-si-interroga/