Acqua a San Felice: chi comanda? chi controlla? chi informa?

Mi ero ripromesso di non entrare più in polemica sul caso acqua a San Felice dopo la devastante epidemia dell’estate 2009.

La tristissima notizia che è però piombata ieri come un macigno su San Felice  mi ha messo in corpo tanta rabbia per l’impotenza umana, mi ha ricordato quanto la salute sia il bene più prezioso che abbiamo e che dobbiamo preservare con tutta la nostra forza, e mi rende insopportabile assistere ad aziende, persone e istituzioni che non fanno quanto in loro potere per proteggere la nostra salute.

Mi dispiace ma anche se non c’entra non riesco quindi a trattenermi dal denunciare un fatto che sta accadendo in questi giorni in merito ad interventi sull’acquedotto di San Felice del Benaco.

Qualche mattina fa stavo passando per andare al lavoro quando vedo nel terreno antistante l’acquedotto di via Zublino dei lavori di posa di condutture di grossa portata.

Gulp! Non è che stanno sostituendo solo ora, a ben 14 mesi di distanza dalla disastrosa epidemia, la condotta che porta dalla presa di captazione a lago in località Porticcioli fino all’impianto di filtrazione di via Zublino?

Non voglio crederci, quindi lascio perdere. Ieri invece passando per caso in una via secondaria nei pressi di Cisano ne ho avuto la prova e la mia incazzatura è risalita a mille!

Faccio notare il piccolo particolare (le foto sono tutte ingrandibili cliccandoci sopra) che ieri era il 1° agosto e sul cartello c’è scritto “Fine lavori 25/7/2010” e invece le condizioni del cantiere sono lì da vedere.
Ma soprattutto c’è chiaramente scritto che si tratta di lavori di “Manutenzione adduttrice da Porticcioli a Zublino“, committente Garda Uno SpA.

Pazzesco! Nell’incontro del 27 gennaio sull’Acquedotto Comunale, il Sindaco aveva elencato i lavori a breve termine da fare entro pochi giorni o settimane, e tra questi c’era anche la sostituzione integrale delle condutture (dichiarate in cattive condizioni) dalla presa a lago fino all’impianto di filtrazione di via Zublino.

Già era tardi allora, considerando che erano già trascorsi 6 mesi dall’epidemia senza di fatto alcun intervento e oltre 5 mesi da altri gravissimi rilievi su carenze strutturali dell’acquedotto fatti da ASL a Garda Uno (e per conoscenza al Sindaco di San Felice e all’AATO) in data 3 agosto 2009 con lettera Prot. 112744, contenente una richiesta perentoria di esecuzione di lavori entro 30 giorni (vale a dire il 2 settembre 2009), richiesta poi a quanto mi consta in parte disattesa quantomeno nelle tempistiche, a meno che ci siano state poi nuove ricontrattazioni tra le parti su lavori e tempistiche di cui non sono però informato: ecco l’importanza di una informazione chiara e completa.

Se poi considero che un lavoro del genere dichiarato dal Sindaco come urgente viene fatto a ben 14 mesi di distanza, sono scioccato, perché vuol dire che noi cittadini senza che nessuno ci informasse siamo stati lasciati in balìa di un acquedotto con carenze strutturali.

Ma dico io: chi comanda sull’acqua di San Felice del Benaco?


E’ possibile che Garda Uno pare possa così bellamente decidere la calendarizzazione degli interventi?
E come è possibile che ASL “non scateni il finimondo” quando in data 27 agosto 2009  Garda Uno di fatto risponde che non avrebbe fatto parte dei lavori richiesti, se non con tempistiche molto più lasche?
E come è possibile che il Sindaco di San Felice del Benaco non batta ciglio vedendo che nella migliore delle ipotesi i lavori vengono eseguiti con tempistiche pazzesche?
E come è possibile che AATO “non faccia fuoco e fiamme” imponendo a Garda Uno interventi immediati?

Dopo le considerazioni di cui sopra, e anche alla luce dei fatti, mi domando: ma chi sta controllando l’operato e i lavori di Garda Uno?
Anche perché non dimentichiamoci che il Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta al termine delle indagini ha emesso tre avvisi di garanzia per epidemia colposa per i vertici di Garda Uno e siamo tutti in attesa della convocazione dell’udienza preliminare (in ritardo rispetto ai tempi previsti) che deciderà sul rinvio a giudizio o meno.

Quindi anche se è vero che c’è la presunzione di innocenza (e auguro a tutti di poter dimostrare la propria innocenza), è altrettanto vero che qualcosina è successo e quindi quantomeno un supplemento straordinario di controllo mi parrebbe giustificato …

E infine, perché ad alcuna autorità importa che a San Felice nessuno stia più bevendo l’acqua?
Semplice, perché non c’è fiducia nella nostra acqua!
Essì, perché la fiducia si conquista innanzitutto con la trasparenza del proprio operato e soprattutto con un’informazione chiara e completa!

Ma perché nessuno sta informando su nulla i cittadini di San Felice del Benaco?
Perché non lo fa il Sindaco?
Perché non lo fa il Garda Uno?
Perché non lo fa l’ASL?
Perché non lo fa l’AATO?

Ripeto, è una situazione pazzesca!
Chi può faccia qualcosa perché è una cosa vergognosa.

… l’avevo detto che oggi avevo molta rabbia in corpo e per questo mi scuso.
:-(

Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2010/08/02/acqua-a-san-felice-chi-comanda-chi-controlla-chi-informa/

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