… per la miopia dell’attuale amministrazione comunale che non ha niente di meglio da fare che estirpare siepi di rosmarino e fare e rifare aiole. Apparire è meglio che essere.
Al bando le borsine di plastica
il Comune anticipa il divietoBresciaoggi 25/09/2010 – Sergio Zanca
Anticipando i tempi della normativa nazionale, che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio, il Comune di Gardone Riviera ha detto basta ai sacchetti di plastica. L’ordinanza, firmata dal sindaco Andrea Cipani, entrerà in vigore all’inizio del mese prossimo. Intanto il consigliere delegato al rinnovamento, Stefano Ambrosini, informa che le borsine in cotone (comode e riutilizzabili) sono ritirabili in municipio, all’ufficio tributi.
L’INVITO È RIVOLTO a tutti i residenti che abbiano un’utenza Tarsu, e sono registrati come possessori di prima casa. «Speriamo che l’iniziativa possa sensibilizzare la cittadinanza a un consumo più consapevole», commenta Ambrosini.
Si torna dunque alle vecchie sporte in canapa, alle borse in stoffa o in rete, oppure ai sacchetti in materiale biodegradabile. Le famiglie sono state informate tramite una comunicazione indirizzata nelle case. Idem i negozianti, gli artigiani, i pubblici esercenti, gli albergatori, i ristoratori, ecc. Vietato quindi utilizzare i sacchetti di plastica, prodotti consumando una grande quantità di petrolio, e inoltre, viene ricordato dal Comune, che «provocano gravi conseguenze ambientali con un impatto nocivo sia per quanto riguarda la produzione che lo smaltimento (260mila tonnellate all’anno a livello nazionale, oltre 400 buste per ogni italiano). È il rifiuto più diffuso nei nostri mari, il fiore più vistoso nei nostri prati di periferia, l’ospite ingombrante dei parchi naturali, delle vette alpine, delle spiagge incontaminate: per 12 minuti di utilizzo medio ci vogliono da 20 a 200 anni perché scompaia definitivamente».
GARDONE HA RECEPITO le disposizioni della Comunità europea, al pari di altre località sparse un po’ ovunque (molte, ad esempio, sono della provincia di Treviso). Dopo avere concesso una proroga dal 1° gennaio 2010 al 1° gennaio 2011 all’applicazione del provvedimento in tutta Italia, molti temono che Stefania Prestigiacomo, ministro all’Ambiente, ne decida un’altra, considerato che tante aziende del settore devono riconvertire le loro linee. Legambiente, ad esempio, ha iniziato a raccogliere le firme su una petizione che invita a non prendere nemmeno in considerazione l’ipotesi di un ulteriore rinvio riguardante il divieto di commercializzare i sacchetti non biodegradabili. Che succederà a Gardone il 1° ottobre tutti getteranno nei cassonetti i sacchetti di plastica tenuti in magazzino (il caso degli operatori economici) o in casa? Ambrosini ha invitato a conferirli al centro di raccolta, ed espresso altresì l’intenzione di organizzare un incontro con i commercianti per vedere di creare un gruppo pubblico di acquisto di borsine biodegradabili».
Dimenticavo…. dopo anni per la prima volta a San Felice non si è tenuta l’inziativa di Legambiente “Puliamo il mondo”.
Ci dobbiamo pensare ancora noi!
Vai articolo originale: http://www.simonezuin.it/wordpress/?p=2015