Per chi soffre di vertigini forse non è il sentiero più adatto essendo a tratti esposto e a picco sul lago, però è abbastanza agevole.
Da buoni temerari è questa la passeggiata che abbiamo scelto di fare con Paola e Camilla.
Partenza da Prato della Fame (66 mslm) in riva al lago sulla Gardesana Occidentale a 6 km da Gargnano, lungo poi il sentiero 260 alla destra della limonaia ci si inerpica sulla costa rocciosa fino a Gardola di Tignale (555 mslm), dove si arriva dopo 1 ora e mezza circa soddisfatti e con gli occhi pieni di splendidi panorami.
Domenica scorsa era una giornata dal meteo ideale, pieno inverno ma temperature eccezionalmente alte, 18-20 gradi. Deciso: si va a camminare.
Lasciata l’auto al Prato della Fame (Pra’ de la fam) proprio sulla Gardesana di fronte alla grande limonaia riattivata dalla Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, proprio tra la limonaia e il bar-trattoria-hotel “Al Prà” parte la segnavia N° 260. Poco sopra i vecchi edifici in ristrutturazione si passa sopra un ponticello da dove si può ammirare la cascata del torrente Baès, dove viene anche raccolta l’acqua necessaria per irrigare i limoni.
Il primo tratto il sentiero sale sfruttando i punti deboli della parete rocciosa che sovrasta la costa dell’alto-Garda, e dove era più compatta la sede è stata ottenuta a colpi di piccone. Se penso che fino ai primi ’900 (quando fu costruita la strada dal lago a Gardola) questa era la strada che percorrevano a piedi i primi turisti dell’altopiano di Tignale una volta scesi dal piroscafo, mi viene male.
Dopo circa 1 ora a quota 400 mslm improvvisamente termina la parete rocciosa e ci si trova su un’autentica terrazza naturale sul lago. Qui si possono vedere ancora gli anelli di ferro a cui era ancorata la vecchia teleferica che trasportava le merci dal lago fino a Tignale.
Da qui in poi ci si trova a percorrere un bel sentiero in mezzo a prati e ulivi, poco dopo si prende la segnovia N° 266 per Gardola.
Dopo non molto si incontra la strada principale nella frazione di Oldesio, dove noi ci siamo fermati a mangiare al piacevole ristorante “Al Terrazzo”, ottima cucina, prezzi onesti e splendido panorama su tutto il Lago di Garda e il Monte Baldo.
E dopo pranzo via di nuovo giù verso il lago, stando attenti a non incontrare il Bandito Zanzanù, ma soprattutto a non scivolare!
Dai, nei prossimi giorni magari ne approfitto per due curiosità su questi luoghi:
- Perché si chiama Prato della Fame (Pra’ de la fam)?
- Chi era il Bandito Zanzanù che ha seminato il terrore in queste zone?
Per gli escursionisti veri (non come noi) ecco le coordinate per le carte geografiche e la mappa che ho creato su Google Maps:
- I.G.M. 1:25.000 Foglio 35 Brenzone
- Kompass 102 1:50.000 Lago di Garda Monte Baldo
- Carta dei sentieri del Parco Alto Garda Bresciano 1:25.000 I-N.E.
Per chi volesse poi vedere delle fotografie ho realizzato un piccolo album fotografico.
Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2011/02/11/a-picco-sul-lago-a-piedi-da-prato-della-fame-a-gardola/