Il simbolo di Copenaghen, ovvero la sirenetta, sbarca anche a Lazise. Non è la sirenetta del mare realizzata nel 1913 dallo scultore Edvard Eriksen, ma la “sirenetta del lago” ideata dall’architetto e scultore ultranovantenne Libero Cecchini. L’opera, interamente in bronzo, alta 160 centimetri ha visto la luce nella fonderia Fabris-Folla di Dossobuono grazie al fattivo contributo artistico dello scultore Matteo Cavaioni.
La scultura “La sirenetta del Lago” verrà collocata sul lungolago Marconi, in prossimità del Porto Nuovo, proprio dove da poco è stata posta in essere la nuova pavimentazione, sabato 1 settembre alle 19,00 con la presenza dell’ideatore, del sindaco e delle autorità cittadine.
“Dopo molti schizzi e dettagli ed una serie di quadri rappresentanti la figura della donna che esce dall’acqua – spiega Libero Cecchini in un suo scritto – ho realizzato un modello in bronzo dell’altezza di 25 centimetri e ho presentato il tutto al sindaco di Lazise che ha apprezzato l’idea dell’opera. Come autore ho seguito personalmente tutte le fasi tecniche della sua realizzazione nel laboratorio di Matteo Cavaioni e la fusione in bronzo in fonderia.”
“E’ stata una idea discussa da Libero Cecchini ancora nell’estate del 2014 con l’architetto Elisabetta Foroni – spiega Arturo Parolini – maturando appunto da parte di Cecchini il progetto di una sirenetta del lago, o meglio di una figura femminile che balza su uno scoglio uscendo dall’acqua su un’onda. Questa è infatti l’opera che viene collocata sul lungolago Marconi. A mio parere Lazise deve molto a Libero Cecchini che negli anni passati ha realizzato diversi elaborati urbanistici tuttora in vigore.”
“Proprio per l’amore che lo scultore ed architetto Libero Cecchini ha sempre avuto per la nostra cittadina, data la pregevole fattura della “sirenetta del Lago” – sottolinea il sindaco Luca Sebastiano – abbiamo accolto con grandissima soddisfazione la sua proposta e con orgoglio abbiamo deciso di collocarla nell’area rinnovata del lungolago Marconi, verso il cosiddetto porto Nuovo.”
“Va sottolineato – conclude l’architetto Parolini – che la pregevole scultura di Cecchini è giunta a Lazise grazie al sostegno finanziario degli eredi di Federico Aldrighetti, noti imprenditori turistici lacisiensi.”
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