Un sit-in per dire «addio» al parco e ricominciare. Perché da una battaglia persa si può ripartire e trarne un insegnamento: «Mai più sacrificio di verde pubblico».
È così per la coalizione di minoranza, composta da Pd, Viviamo Desenzano e Desenzano progetti futuro, che alle elezioni di primavera aveva candidato Stefano Terzi, tra le anime organizzatrici della manifestazione all’area verde adiacente al parco del Laghetto con il Comitato Desenzano più verde: la petizione lanciata nei mesi scorsi per dire «no» alla nuova scuola in quel punto ha raccolto oltre duemila firme.
La questione è proprio questa: l’Amministrazione guidata dal sindaco Guido Malinverno ha individuato in quell’area il luogo giusto per edificare una nuova scuola media, che andrà a sostituire l’attuale Catullo ritenuta «insalvabile», dal costo superiore agli 11 milioni di euro.
EMBED [L’area verde dove sorgerà la scuola media]
Da qui le manifestazioni dei mesi scorsi, da qui l’ultimo atto del sit-in, a pochi giorni dall’avvio del cantiere, per ribadire il concetto: «La localizzazione della nuova scuola è sbagliata perché sacrifica verde pubblico, si inserisce in una zona già molto trafficata e non è funzionale al bacino d’utenza. Abbiamo perso la battaglia – ha detto Terzi -, ma l’insuccesso ci deve spingere a continuare, per fare in modo che non venga mai più sacrificato verde pubblico».
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