“Albis ardua” era il motto dei bianchi lancieri di Novara, bianchi per il loro bavero di questo candido colore. Di loro faceva parte anche Carlo Collodi. Senz’altro è il Corpo militare del Risorgimento più legato alla città di Novara che da oggi è on line grazie al Progetto Torelli.
Comprendendo la neo pubblicata città e provincia di Novara, trascritta dagli studenti del Liceo Bagatta di Desenzano del Garda, sono disponibili nel database digitale 360 mila nomi, con l’obiettivo di arrivare a 500 mila a fine anno scolastico.
Dopo il Lombardo Veneto ed il Regno di Sardegna, già digitalizzati, si sta marciando verso l’Emilia Romagna e le trascrizioni di molte province emiliane sono già cominciate.
Con il Covid19 non si possono varcare i confini regionali, noi lo facciamo virtualmente, con un viaggio nel tempo che riporterà in vita i nomi del Risorgimento di tutta Italia. Stando comodamente a casa.
Roma è già stata conquistata dalle trascrizioni digitali ed a breve si raggiungerà la Toscana: all’Accademia di Belle Arti di Firenze, gli arruolamenti sotto l’egida della Professoressa Cristina Frulli sono quasi pronti.
I volontari lombardi del Liceo Gonzaga di Castiglione delle Stiviere, oltre 40 volenterosi studenti coordinati dalla Professoressa Anita Prati, hanno aderito al Progetto per il terzo anno consecutivo.
Ciascuno di loro ha già ricevuto il proprio drappello di soldati risorgimentali che attendono di essere chiamati per nome. I ragazzi lavoreranno in squadra: le nuove leve con i veterani che già lo scorso anno si sono dedicati alle trascrizioni.
Oltre agli studenti, daranno manforte al plotone i soci della Società Solferino e San Martino, Vecchietti, Ambrosi e Zanola ed i volontari: Bianchetti, Pavanello, Biatta e Rizzo, sotto la supervisione del Conservatore dei Musei, Borghi e del socio Calebich.
Accadde oggi: un dispaccio uscito a Torino il 7 novembre 1850 stabiliva come dovesse essere il distintivo per keppy dei Reggimenti della Cavalleria leggera: “In argento pei furieri maggiori, furieri e sergenti pei reggimenti di Cavalleria leggera, eccettuato il reggimento dei Cavalleggeri di Sardegna.
In lana pei caporali maggiori e caporali. In argento pei trombettieri. Idem pei furieri maggiori, furieri e sergenti del reggimento Cavalleggeri di Novara. In lana pei caporali maggiori e caporali. In argento pei trombettieri.”
Nuova raccolta delle leggi, regolamenti e disposizioni relative all’Armata di terra e di mare, Torino, 1850
Chiunque volesse partecipare come volontario, adottando i nomi di qualche centinaio di soldati risorgimentali, stabilendo un legame che vedrà affiancare il proprio nome di trascrittore a quello dei trascritti che combatterono per fare l’Italia, si può già considerare arruolato.
La Storia non si ferma…
Fotografie:
Cavalleggere di Monferrato, Vincenzo De’Stefani, Giuseppe Vizzotto Alberti, encausto, Torre di San Martino
Torre di San Martino della Battaglia, foto: Ser Sal
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