La Camera di Commercio di Milano ha reso pubblica una elaborazione effettuata sui dati del registro imprese al quarto trimestre 2007.
In Italia siamo ’solamente’ in 3.422 aziende a vendere on-line (commercio al dettaglio – escluso quindi il B2B). Ancora pochi ma comunque in fortissima crescita: 36,6% in più rispetto al 2006 e il 430% in più rispetto al 2004
La Lombardia è la regina incontrastata con 589 imprese.
Anno 2007 | Anno 2006 | Var % 06/07 | |
Bergamo | 38 | 36 | 5,60% |
Brescia | 44 | 31 | 41,90% |
Como | 24 | 20 | 20,00% |
Cremona | 17 | 11 | 54,50% |
Lecco | 15 | 7 | 114,30% |
Lodi | 9 | 6 | 50,00% |
Mantova | 21 | 14 | 50,00% |
Milano | 314 | 219 | 43,40% |
Pavia | 35 | 29 | 20,70% |
Sondrio | 5 | 3 | 66,70% |
Varese | 67 | 57 | 17,50% |
Lombardia | 589 | 433 | 36,00% |
La CamCom di Milano ha inoltre elaborato i dati Istat 2007 e redatto anche un profilo dei “venditori” dal quale sembrerebbe emergere chiaramente il fenomeno del ‘nanismo’ delle imprese e-commerce in Italia: il 71,7% sono ditte individuali.
Luigi Ferro scrive che questo dato potrebbe anche essere influenzato dalla presenza eBay e che pertanto, nonostante la crescita registrata, l’e-commerce non contribuisce al cambiamento del Paese.
Con questo intendiamo che se io decido di vendere online su eBay la mia biblioteca, se il negoziante di prodotti particolari vende anche online, possiamo diventare alla lunga un fenomeno sociale più o meno importante ma niente di più. ………
mille siti fatti da singoli individui che magari hanno tutt’altra attività cambiano magari la vita di poche persone, fanno la felicità di eBay, ma non contribuiscono a cambiare un paese come potrebbero fare mille aziende che si lanciano nel commercio elettronico
Ho la convinzione (personale, non supportata da dati ufficiali ma solo da evidenze oggettive) che il fenomeno eBay influenzi in minima parte quel dato.
Molti venditori professionali su eBay spesso omettono di aggiornare la posizione in Camera di Commercio e utilizzano il marketplace come canale alternativo alla vendita tradizionale. I dati elaborati si riferiscono alle aziende che effettuano ‘Commercio al dettaglio effettuato via internet’.
Molti altri venditori non risultano neanche avere P.IVA…..
Molte imprese ‘tentano’ l’e-commerce aprendo una nuova realtà parallela a quella tradizionale.
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Vai articolo originale: http://www.spedale.com/e-commerce/353-3422-le-imprese-attive-nelle-commerce-ma-il-paese-non-cambia/