đź”´ Caso Segre, Pd e associazioni: il sindaco ritiri le deleghe ad Avanzi

Continuano a Desenzano le polemiche dopo la decisione dell’assessore alla Cultura Pietro Avanzi (Fratelli d’Italia) di uscire dall’aula al momento del voto sulla concessione della cittadinanza onoraria a Liliana Segre. La successiva presa di posizione di Avanzi, con la netta condanna del nazismo, non è bastata a placare le opposizioni, che ora chiedono al sindaco Guido Malinverno di ritirargli le deleghe.
Sabato gli esponenti di Pd, Azione, Desenzano Progetto Futuro, Garda Diritti, Partito Socialista Italiano e Viviamo Desenzano hanno tenuto una conferenza stampa “davanti all’edificio che negli anni 1944-1945 ospitò l’Ispettorato Generale della Razza, un luogo simbolo della persecuzione degli ebrei da parte del regime fascista, un triste pezzo della storia desenzanese troppo spesso dimenticato”.
“Abbiamo scritto al Sindaco chiedendogli formalmente di ritirare la delega all’assessore Avanzi che ha dimostrato di non essere in grado ricoprire quel ruolo – hanno detto i presenti, secondo quanto riporta una nota – anche se ci auguriamo una tardiva presa di coscienza dell’assessore che lo porti a fare per primo un passo indietro. Ci appelliamo al Sindaco, che vogliamo ricordarlo, in questo frangente si è dimostrato garante dei principi costituzionali e che pare in palese contrasto con l’atteggiamento del suo assessore”.
“Il comportamento dell’Avanzi durante il Consiglio Comunale è stato grave – hanno aggiunto i presenti – ma ancora peggiori sono state le dichiarazioni successivamente rilasciata alla stampa. Aver ribadito con orgoglio il disinteresse per il conferimento della cittadinanza alla sen. Segre, il cambio di versione sulle motivazioni dell’assenza, il non riuscire a riconoscere le gravi responsabilità del regime fascista, scaricandole tutte su quello nazista. Il tutto non è degno di un rappresentante delle istituzioni, in particolare di chi, con la delega alla cultura, assessorato che dovrebbe essere in prima linea sulla difesa della verità storica, la promozione della memoria e dei valori democratici e repubblicani.”
“Chiediamo – hanno concluso – anche a tutti gli altri assessori e i consiglieri comunali di maggioranza che impegnandosi, insieme al Sindaco, per il conferimento delle cittadinanza onoraria alla sen. Segre, si sono dimostrati donne e uomini delle Istituzioni Democratiche, di non continuare a rimanere in un silenzio che alla lunga rischia di diventare assordante, ma di prendere una chiara posizione contro ogni forma di fascismo, passato o presente”


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