Vobarno ha un nuovo depuratore che consente al Comune della Valsabbia di restituire acqua pulita al Chiese e all’ambiente e superare la procedura d’infrazione europea per la mancata depurazione dei reflui. L’impianto, realizzato da A2A Ciclo Idrico, è stato inaugurato ieri dal sindaco di Vobarno Paolo Pavoni, dal presidente della Provincia Emanuele Moraschini, dal presidente della Comunità Montana di Valle Sabbia Giovanmaria Flocchini, dal presidente e dal direttore dell’ATO Paolo Bonardi e Marco Zemello, dal responsabile di A2A Smart Infrastructures Francesco Buresti e dall’AD di A2A Ciclo Idrico Tullio Montagnoli.
Il nuovo impianto di depurazione servirà il Comune di Vobarno ed è stato realizzato nell’area adiacente al canale di scarico della ex centrale idroelettrica A2A, prima della sua immissione nel Fiume Chiese, a sud dell’abitato e della zona industriale. L’impianto potrà trattare i reflui di 12.000 abitanti equivalenti ed utilizzerà la tecnologia tradizionale a fanghi attivi. Il costo dei lavori è stato di oltre 7 milioni di euro; il progetto ha ottenuto un finanziamento a fondo perduto di 4,9 milioni erogato da Regione Lombardia tramite l’Ufficio d’Ambito di Brescia.
L’intervento si è reso necessario perché, finora, l’agglomerato di Vobarno era servito da quattro piccoli impianti di depurazione (denominati Macello, Isolabella, Collio e Pompegnino) la cui capacità complessiva non era più sufficiente a trattare il carico generato dai residenti. Nella Pianificazione d’Ambito predisposta dall’Ato è pertanto stata prevista la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione centralizzato e di un sistema di collettamento per convogliare i reflui fognari al nuovo depuratore.
L’iter amministrativo e progettuale è stato particolarmente complesso. Già nel 2008 A2A aveva sviluppato un primo studio di fattibilità che prevedeva l’impianto nell’area dell’ex centrale idroelettrica. Nel 2014 l’agglomerato di Vobarno è entrato nella procedura di infrazione europea 2059/2014 a causa dell’insufficienza depurativa dei precedenti impianti. Nel 2016 A2A Ciclo Idrico ha avviato la progettazione dei collettori fognari e del nuovo depuratore centralizzato. L’iter autorizzativo si è concluso a fine 2019. I lavori sono partiti nel maggio del 2022 e si sono conclusi a fine 2023. L’avviamento è avvenuto nei giorni scorsi, consentendo così l’uscita di Vobarno dalla procedura di infrazione europea.
“I depuratori sono oggi un’opportunità di sviluppo – ha spiegato Francesco Buresti, responsabile della Business Unit Smart Infrastructures -. Quelli che erano semplici impianti di trattamento, sono infatti diventati impianti di recupero, in una logica di economia circolare: un depuratore efficiente trasforma i reflui in ingresso in acqua da rimettere in circolo e i fanghi che restano dal trattamento vengono trasformati in calore ed energia. Negli ultimi anni abbiamo investito 120 milioni di euro per superare le infrazioni di Bruxelles. E nel Piano Industriale al 2035 prevediamo 500 milioni di investimenti nel ciclo idrico nel territorio bresciano, di cui 80 per risolvere le restanti procedure d’infrazione”.
“È l’ottavo impianto di depurazione che abbiamo realizzato negli ultimi 8 anni, altri due li abbiamo adeguati e un altro lo completeremo entro pochi mesi. Numeri a cui bisogna aggiungere anche i numerosi chilometri di collettori, necessari per portare i reflui ai depuratori – ha aggiunto Tullio Montagnoli, AD di A2A Ciclo Idrico -. Un’attività così importante è possibile quando la professionalità e la passione dei nostri tecnici hanno alle spalle un’azienda che supporta finanziariamente e organizzativamente i loro progetti. Con i nuovi impianti in progetto o in corso di realizzazione saremo in grado di superare tutte le procedure di infrazione nei Comuni che gestiamo entro il 2026”.
L’impianto di Vobarno è strutturato su due linee: la linea acque e la linea fanghi. Particolare attenzione è stata posta sul tema degli odori. Le parti più odorigene sono state ubicate all’interno di locali chiusi dotati di impianto di aspirazione e trattamento dell’aria. L’abbattimento degli odori avviene attraverso degli scrubbers a umido e grazie ad una zona di filtrazione del tipo a “biofiltro”. Anche le vasche del comparto biologico sono state coperte così da contenere al massimo le possibili esalazioni odorigene.
A2A Ciclo Idrico gestisce il servizio di depurazione in 66 Comuni Bresciani. Dopo Vobarno, nelle prossime settimane sarà inaugurato anche il nuovo depuratore di Calvisano. Stanno invece per partire i lavori a Visano e Pralboino, due impianti che hanno ottenuto un finanziamento Pnrr e che avranno un impianto fotovoltaico che coprirà interamente il loro fabbisogno energetico (neutralità energetica).
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