Non sono mancate le sorprese alle ultime comunali bresciane (QUI TUTTI I RISULTATI DA PAESI). E più che in altre tornate sembra essere stato affermato dagli elettori un principio: non basta essere sindaci uscenti, magari della maggioranza del colore politico che governa il paese da decenni, per vincere. Insomma: non si trionfa per “diritto”, gli elettori vanno comunque convinti.
In questo quadro a festeggiare è soprattutto il centrosinistra, che ha conquistato e riconquistato alcuni comuni dall’alto valore simbolico. A Iseo, infatti, dopo l’esperienza di Marco Ghitti, ha trionfato nuovamente il giornalista (ed ex sindaco prima del Ghitti bis) Riccardo Venchiarutti. Nella storica roccaforte leghista di Adro, dopo decenni, la maggioranza a trazione leghista (nel giorno in cui l’ex sindaco Danilo Oscar Lancini ha mancato la conferma in Europa, oltretutto) ha dovuto cedere il passo al centrosinistra. Clamoroso anche il risultato di Bagnolo Mella, dove l’ex sindaco (e parlamentare) Cristina Almici è stata sconfitta nettamente. Malissimo anche il leghista Igor Zacchi di Mairano, punito evidentemente per non aver convinto i suoi cittadini, visto che ha perso 54,95% a 45,05% contro il candidato che aveva battuto cinque anni prima (era finita 52,2% contro 42,2%). Poi c’è il caso di Salò, dove una civica sostenuta dal centrosinistra ha approfittato delle divisioni del centrodestra e vinto nettamente schierando forze nuove e un candidato 28enne (40,4% contro 24,4%). Mentre a Leno, nonostante i pesanti strascichi del caso Bisinella, il centrosinistra ha tenuto (48,7% contro 32,1%). Senza dimenticare Rezzato, dove il 30enne Luca Reboldi ha battuto il sindaco uscente Ventura (53,8% contro 46,1%).
Tutto bene dunque? Non proprio. Perché in Franciacorta i dem hanno perso in favore del centrodestra Passirano e Paderno, due Comuni di tradizione rossa che hanno anche un certo peso nelle dinamiche interne a Cogeme. E ancora a Castegnato si è consumato un clamoroso ribaltone. Il sindaco uscente e ricandidato Cominassi, infatti, è stato battuto nettamente dalla sua ex vice, appoggiata dal centrodestra (59,95% contro 40,05%). Senza dimenticare i casi di Gardone Valtrompia, dove l’astro nascente dem Bondio non ce l’ha fatta (47,2% contro 52,7%), e di Villanuova dove – dopo i mandati dell’attuale segretario Pd Michele Zanardi – la candidata del centrosinistra è stata sconfitta nettamente (65,4% contro 34,5%). Il centrodestra festeggia anche l’approdo al ballottaggio a Chiari, dove però a dividersi – con tanto di forti attacchi da parte dell’ex sindaco Vizzardi, oggi con Azione, al Pd – è stato il centrosinistra. E a questo elenco va aggiunto il fatto che in tutti i Comuni con più di 15mila abitanti l’alleanza ha vinto al primo turno, confermando Josehf Facchini (Lumezzane), Marco Togni (Montichiari), Agostino Damiolini (Concesio) e Federico Casali (Ghedi).
Brucia, invece, a centrodestra la sconfitta di Sirmione, dove il sindaco uscente Lavelli ha vinto contro il candidato ufficiale della coalizione.
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L’articolo ▼ Sindaci troppo sicuri, ribaltoni fatti e ribaltoni sfiorati: ecco chi festeggia nei Comuni proviene da BsNews.it – Brescia News.
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