Sarebbe pronto a patteggiare la pena di un atto e otto mesi di carcere, impegnandosi a risarcire le vittime, il prete con casa a Desenzano (ma all’epoca dei fatti in forza alla diocesi di Verona) salito alla ribalta delle cronache anche nazionali per le sue condotte in apparenza ben poco compatibili con il messaggio cattolico: dai presunti ricatti a un escort conosciuto su un sito di incontri, al presunto consumo di droghe per arrivare alla fuga di una transessuale nuda dalla finestra della sua abitazione gardesana.
Stando a quanto riporta Bresciaoggi, il sacerdote ha trovato l’accordo con il sostituto procuratore titolare del fascicolo aperto la scorsa estate. Poi, dopo i risarcimenti, il Gup dovrà esprimersi sul patteggiamento. La prossima udienza è fissata per il 28 giugno.
Il sacerdote 60enne, lo ricordiamo, era stato accusato di violenza sessuale (palpeggiamenti), detenzione di stupefacenti e minacce. Stando a quanto si apprende, il prete – durante i primi colloqui con i magistrati – avrebbe ammesso di aver fatto incontri sessuali a pagamento e di aver utilizzato droghe, ma non la violenza sessuale.
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