Sono 18 i comuni bresciani (qui sotto li riportiamo in ordine alfabetico) che Arpa ha individuato come ad alto rischio di esposizione continua al radon. Il Radon è un gas radioattivo di origine naturale classificato come sostanza cancerogena. Diversi studi avrebbero infatti evidenziato una relazione diretta tra esposizione e rischio di tumore ai polmoni.
Dopo lo studio di Arpa – che ha coinvolto l’intera regione e che ha individuato 90 comuni a rischio – Regione Lombardia ha approvato una delibera che dà il via ad un percorso di monitoraggio e riduzione del pericolo. Nessun finanziamento però all’interno del documento del consiglio regionale. La speranza è che a breve il governo dia il via libera al Piano nazionale d’azione per il radon che contiene finanziamenti per operare contro il radon.
Di seguito i 18 comuni bresciani (si trovano soprattutto in Valle Sabbia e in alta Valle Camonica). I dati sono stati raccolti da Arpa negli anni 2003-2004 e 2009-2010: in tutto sono state effettuate 3.933 misurazioni della concentrazione media annuale di radon indoor, distribuite in 551 comuni, pari al 37 per cento dei comuni lombardi.
Anfo 448
Bagolino 3747
Caino 2.141
Casto 1.623
Idro 1.865
Lavenone 487
Lodrino 1.624
Montirone 5.067
Odolo 1.917
Ponte di Legno 1.761
Sabbio Chiese 3.915
Temù 1.105
Vallio Terme 1.408
Valvestino 173
Vestone 4.174
Vezza d’Oglio 1.474
Vione 622
Vobarno 8.259
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