Emergono nuovi dettagli circa l’operazione che, nelle scorse ore, ha portato ad arrestare un 30enne di origini rumene mentre entrava in un garage da cui sono spuntati ben 250 chilogrammi di hashish.
Nella sua abitazione, a Desenzano, sarebbero poi stati trovati 22mila euro in contanti. Ma il giovane era in Italia soltanto da un mese. Come è possibile, dunque, che in così poche settimane il 30enne – con la fedina penale pulita – sia finito al centro di un traffico di tali proporzioni? “Lo hanno usato”, ha scritto la madre al Giornale di Brescia, sottolineando che il figlio non aveva residenza e denaro, non possedeva un’auto e non conosceva nemmeno la lingua.
Un quadro che, in effetti, appare poco compatibile con la gestione di un giro di droga milionario (quella sequestrata aveva un valore di circa 3 milioni). Resta da capire ora che ruolo avesse. E’ stato agganciato da qualche “boss” attivo in zona per sfruttarlo? E’ stato sacrificato come pedina dai trafficanti? Saranno gli investigatori a rispondere.
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