Sono passati ben 24 anni dal giorno in cui un giovane, allora 21enne, era stato vittima di un tragico incidente stradale lungo il cavalcavia della Rovizza. E il Comune di Pozzolengo non lo ha ancora risarcito.
Era il 6 settembre del 1999. Il giovane, dopo aver preso una buca in moto, era finito contro guardrail, danneggiato da qualche mese a causa di un precedente incidente. Il 21enne riportò gravi ferite, tanto che gli fu amputato un braccio. Ma la battaglia legale iniziata nel 2001 per ottenere il risarcimento (la richiesta fu di 859mila euro per il giovane e 140mila per padre e madre) – tra sentenze e ricorsi – non è ancora arrivata a termine.
Nel 2011, infatti, il tribunale aveva stabilito risarcimenti per 1,3 milioni di euro, cifra poi calata a 750mila euro nel 2013. Nel 2021 il tribunale ha ordinato al Comune di pagare il dovuto. Ma Pozzolengo ha presentato opposizione. I legali del giovane, quindi, hanno fatto azione di pignoramento per una somma che nel frattempo è salita a 1,1 milioni di euro. Ma l’amministrazione ha presentato istanza di sospensiva, rigettata.
Nel frattempo il Comune ha anche deliberato un debito fuori bilancio per 750mila euro, alzando le imposte per finanziarlo. Una mossa che ha fatto andare su tutte le furie i legali del giovane, secondo cui si sarebbe trattato di un’azione politica per far “colpevolizzare” la vittima, che ora hanno annunciato di essere pronti a rivolgersi anche alla Corte dei Conti e alla Procura affinché si faccia luce su quanto sta accadendo.
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