A San Felice del Benaco l’avventura politica del candidato sindaco eletto alle elezioni dell’8-9 giugno è già finita. Dopo 40 giorni di discussioni, mancate convocazioni, polemiche, pareri legali, silenzi e tormenti, infatti, la questione della presunta incompatibilità del “sindaco” Lorenza Baccolo è arrivata al pettine.
In seguito alle dimissioni di sette consiglieri della sua maggioranza (lista Obiettivo San Felice) su otto, nelle scorse ore, il “sindaco” ha preso atto della situazione e rilasciato le prime dichiarazioni pubbliche sulla vicenda.
“Dopo giorni di attacchi su ogni fronte, dove sono state accampate le più disparate ipotesi sulle motivazioni della mancata convocazione del consiglio comunale – ha scritto Lorenza Baccolo in una nota inviata ad alcuni giornali – desidero precisare che, a seguito dei controlli per la verifica dei requisiti individuali di ciascun eletto, è emersa una fattispecie di dubbia interpretazione a mio carico circa la sussistenza di una possibile condizione di incandidabilità, che se sollevata potrebbe dare corso a iter legali e aver ripercussioni sull’andamento del mandato”.
Resta da capire come mai in precedenza il sindaco non avesse mai spiegato pubblicamente che la presunta incompatibilità riguardava proprio lei (e non, genericamente, un consigliere, come era invece emerso nelle uniche dichiarazioni note) e come mai la sua prima presa di posizione pubblica – nonostante le ripetute sollecitazioni di media e minoranze – sia arrivata soltanto dopo ora, dopo le dimissioni dei consiglieri di maggioranza.
Il sindaco, va comunque detto, ha commentato le dimissioni con una certa eleganza, ringraziando i consiglieri “per l’atto di forza fatto nel dare le dimissioni come forma di sostegno alla mia persona (…)”, oltre che per “il supporto e la solidarietà. “Questo gesto dimostra la coesione del nostro gruppo e ci sprona al rispetto per i diritti e il benessere della nostra comunità”, ha aggiunto Baccolo.
In attesa di sapere quale fosse il motivo della presunta incandidabilità del sindaco (che nessuno ha ancora reso pubblicamente noto) però la certezza è quella del prossimo arrivo del commissario e delle successive elezioni. Idee in Comune, probabilmente, ricandiderà l’ex sindaco sconfitto Simone Zuin (42,5 contro 57,5%). Il fronte opposto avrà ancora qualche mese per riflettere.
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