Avrebbe dovuto riaprire da più di un anno. Invece potrebbero volerci ancora anni. Parliamo dell’ospedale Villa dei colli di Lonato, importante presidio sanitario pubblico del territorio (destinato soprattutto alla riabilitazione) che nel 2000 è stato chiuso per l’assenza di alcuni requisiti anche sul versante sismico.
L’impegno era quello di ricostruirlo e farlo tornare operativo entro tre anni con uno stanziamento da circa 20 milioni di euro (14 pagati dalla Regione, 6 da fondi Pnnr). Ma i tempi si sono allungati soprattutto a causa dell’inflazione dei materiali da costruzione, che hanno obbligato Asst a rivedere le cifre sul piatto.
Nell’ottobre del 2023, quindi, è arrivata la svolta, con la firma del contratto fra l’azienda ospedaliera del Garda e l’associazione di (due) imprese che avrebbe dovuto realizzare la prima tranche dei lavori (10,9 milioni). Da quella data l’Ati avrebbe dovuto presentare il progetto entro due mesi, per poi completare l’opera entro un anno e due mesi (per palazzina polifunzionale ci sarebbe voluto più tempo).
Ma nulla si è mosso. Perché, nel frattempo, una delle due ditte a cui era stato aggiudicato l’appalto è stata raggiunta da misura interdittiva antimafia da parte della Procura di Salerno, con l’esclusione per un anno dagli appalti pubblici. Quando si verificheranno le condizioni di legge, dopo il progetto esecutivo, l’impresa avrà 480 giorni per consegnare l’opera. Insomma: nella migliore delle ipotesi possibili di riapertura se ne riparla nella primavera del 2026…
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