▼ L’omicidio nautico è legge… nel nome di Greta e Umberto

L’omicidio nautico è legge. Con voto quasi unanime (268 sì e un solo no), infatti, anche la Camera dei deputati ha approvato il progetto di legge che introduce nell’ordinamento il reato, equiparandolo di fatto all’omicidio stradale. Concretamente la morte conseguente alla violazione delle norme sulla disciplina della navigazione marittima o interna sarà  punibile con la reclusione da due a sette anni.

Il testo – i primi firmatari erano senatori di FdI Alberto Balboni e Guido Quintino Liris – prende le mosse dalla tragedia avvenuta il 19 giugno 2021 sul lago di Garda, al largo di Salò, quando la 25enne Greta Nedrotti e il 36enne Umberto Garzarella furono travolti – e uccisi – da un motoscafo Riva con a bordo due tedeschi. A invocare la legge furono i parenti e gli amici delle vittime, che avviarono anche una raccolta firme online sostenuta da oltre 140mila adesioni.

Nelle tribune della Camera erano presenti anche alcuni familiari delle vittime, a cui i deputati hanno tributato un lungo applauso dopo il voto.

Per i due investitori tedeschi è arrivata la prima condanna, ma ora si attende il processo di appello.

I COMMENTI

STEFANO BORGHESI (SENATORE LEGA)

“L’approvazione definitiva e pressoché unanime del provvedimento che istituisce il reato di omicidio nautico, equiparandolo a quello stradale, è una notizia positiva e un intervento doveroso per colmare una lacuna legislativa inconcepibile. Sono contento per il via libera a questo provvedimento, fortemente auspicato da Matteo Salvini e da sempre promosso dalla Lega. Una battaglia che abbiamo sostenuto fin dall’inizio: l’abbiamo portata avanti nella legislatura precedente, l’abbiamo ripresa subito in Senato con la legislatura attuale e siamo orgogliosi di vedere il via libera definitivo quest’oggi col voto della Camera. Era doveroso proseguire in questo percorso soprattutto nei confronti dei familiari di chi si è trovato a vivere drammi come questo. Il nostro pensiero va anche stavolta inevitabilmente a Greta e Umberto, vittime di un tragico incidente nautico che ha sconvolto noi bresciani e tutto il Paese, nella speranza che non si ripetano più simili episodi. Oggi è un passo avanti importante per evitare che accadano di nuovo certe tragedie, siamo felici di aver dato il nostro contributo”.

GIANANTONIO GIRELLI (DEPUTATO PD)

«È davvero importante l’approvazione di questa legge. Copre finalmente un vuoto normativo e risponde a una forte richiesta di giustizia da parte di tante famiglie che hanno sofferto a causa di comportamento irresponsabili e che al dolore hanno dovuto subire la mancanza di una giusta condanna dei colpevoli. La provincia di Brescia, le famiglie della nostra provincia ben conoscono questa triste esperienza» ha dichiarato l’on.le Gian Antonio Girelli (PD), membro della XII Commissione Affari Sociali della Camera in seguito all’approvazione della legge sull’omicidio nautico che estende l’applicazione delle norme penali previste per gli omicidi e lesioni stradali anche ai casi in cui la morte o le lesioni siano determinati da soggetti alla guida di imbarcazioni. «Con favore ho visto l’accoglimento del mio ordine del giorno che, accanto agli inasprimenti delle pene, invita a investire sulla prevenzione. Prevenzione che è fatta dall’educazione al rispetto di sé per quanto riguarda l’abuso di sostanze e alcol, e da comportamenti prudenti e rispettosi nei confronti di tutte le altre persone» conclude l’on.le Girelli.

SIMONA BORDONALI (DEPUTATO, LEGA)

“Significativo l’incontro che abbiamo avuto oggi con il presidente della Camera Lorenzo Fontana e i familiari di Umberto Garzarella, che ha perso la vita, insieme con quella della sua fidanzata Greta, in un incidente nautico avvenuto sul Lago di Garda. Un evento che ha sconvolto l’opinione pubblica e che ha riportato all’attenzione di tutti il tema della sicurezza di chi naviga. La Lega si è ampiamente spesa su provvedimenti capaci di equiparare l’omicidio nautico a quello stradale. Per simili episodi serve un inasprimento delle pene: le modifiche al codice penale e al codice di procedura penale con l’introduzione di questa fattispecie di reato è essenziale. Oggi diamo una risposta a queste morti drammatiche, con un provvedimento licenziato alla Camera che speriamo venga ricordato come ‘legge Umberto e Greta’”.


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