Potrebbe essere iniziato da un tentativo di acquistare droga l’incubo vissuto sabato notte da una 20enne residente nell’Ovest bresciano, violentata per ore dal suo aguzzino – lo spacciatore conosciuto quella sera – prima di riuscire a fuggire e presentare denuncia.
Stando a quanto di apprende, la giovane – insieme a un’amica – aveva preso contatto con il pusher via Instagram e lo aveva incontrato per la prima volta sabato sera in una località del lago. Anche lui (il 27enne albanese con precedenti per droga accusato di stupro) era accompagnato da un amico e insieme, i quattro, avevano fatto serata in diversi locali consumando alcol e forse anche cocaina.
A notte fonda, quindi – sempre secondo l’ipotesi degli investigatori – il 27enne ha proposto agli altri di spostarsi nella propria abitazione. Attorno alle 3, però, l’amica e l’altro ragazzo ha deciso di allontanarsi e l’albanese – una volta rimasto solo con la giovane vittima – l’ha fatta bere ancora, fino a quando la 20enne non ha perso i sensi.
Lei si è risvegliata mentre lui la stava violentando. E’ riuscita comunque a fuggire, chiedendo aiuto a un uomo che passava di lì in bicicletta. Il 27enne – che avrebbe tentato di aggredire anche lui – è stato poi arrestato: ora si trova in carcere in attesa della convalida del provvedimento.
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