Ha finalmente un nome la donna il cui corpo è stato trovato sabato mattina da un pescatore nelle acque del lago di Garda, nel tratto dantistante il Largo dei minatori, a Nord di Campione (Tremosine).
Il cadavere non presentava segni di violenza e, soprattutto, era senza scarpe e – stando alle primissime informazioni – in costume da bagno. Circostanze che inizialmente avevano fatto pensare all’ennesima bagnante vittima di uno sbalzo termico in acqua. Le cose, invece, sarebbero andate diversamente.
Nella serata di domenica, infatti, le forze dell’ordine hanno individuato l’auto di una 63enne trentina di cui non si aveva notizia da qualche giorno. All’interno, oltre ai documenti della donna, i militari avrebbero recuperato anche una lettera che spiegherebbe le motivazioni del gesto estremo.
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