▼ Garda, in archivio anche la seconda parte della Centomiglia

La domenica che chiude la Centomiglia 74 con la seconda metà della regata, il percorso verso l’alto lago valido per il 58° Trofeo Gorla, si è vissuta sotto le nuvole e con un Peler debole andato poi rinforzando. Una partenza difficile da interpretare, con buchi di vento e scelte tattiche rischiose, l’imperativo uscire dal golfo davanti a Gargnano e cercare aria più stabile al centro del lago.

Anche ieri la linea di partenza è stata tagliata dalle quasi cento barche passando sulla scia del velocissimo Pardo 36, il motoscafo con il Comitato di Regata e il navigatore oceanico Andrea Mura, ospite del Circolo Vela Gargnano e di questa edizione della storica regata.

Lo stesso catamarano Extreme 40 Triade Sail Academy di Matteo Pilati con a bordo l’olimpica di 49er FX Jana Germani, ha faticato nella prima parte, cercando prima un vento sotto la costa bresciana, quindi tornando a centro lago dove si navigava sbandati con più aria. Il vento è rimasto comunque costante e alla fine il grande catamarano è riuscito a entrare nelle fasi giuste completando il percorso in poco più di due ore, tagliando il traguardo a Bogliaco alle 10,34.

Matteo Pilati all’arrivo ha spiegato l’approccio a questa seconda tappa: “Abbiamo cambiato rispetto a ieri, non siamo stati conservativi su niente anzi abbiamo dato il massimo, portando la barca in modo diverso e con una rotta più breve, più alti di bolina con velocità sui 13 nodi, mentre di poppa abbiamo superato i 23 nodi con 15 nodi di vento.”

Alle spalle di Triade Sail Academy un podio svizzero: la piazza d’onore è andata al foiler QFX, all’arrivo esattamente un’ora dopo, il terzo posto, alle 12 Raffale, M38 di Christophe Gautschi, che sul traguardo ha “bruciato” per soli 3 secondi (!) Idefix, Asso 99 modificato di Paolo e Marco Cavallini, autore di una stupenda regata. Quinto posto alle 12,06 per l’atteso “fenomeno” Scow, anch’esso con bandiera svizzera, il Melges M10 che ieri non aveva brillato e si è rifatto nella seconda tappa. Solo un minuto più tardi sono arrivati, in volata, Black Arrow e Poison. La pioggia che ha iniziato a cadere copiosa ha reso impegnativa la navigazione al resto della flotta ma in pochi hanno mollato e gli arrivi sono proseguiti tutto il giorno.

La classifica della combinata delle due tappe Centomiglia 74 Bettoni+Gorla, vede dunque vincitore Triade Sail Academy con il tempo totale di 6 ore, 24 minuti e 40 secondi, davanti a QFX di Thomas Jundt con 8 ore, 14 minuti, 52 secondi, terzo Idefix in 9 ore, 26 minuti, 48 secondi. Solo 6 i ritirati, l’ultimo concorrente in classifica ha completato le due frazioni in 17 ore, 22 minuti e 54 secondi.

Con questo successo Matteo Pilati vince la sua quinta Centomiglia (quattro con il catamarano Extreme, una con il libera Clandesteam) e il settimo Trofeo Gorla.

Alla premiazione, oltre al vincitore della Centomiglia sulla combinata dei due Trofei Bettoni e Gorla, Triade Sail Academy, sono stati consegnati altri premi speciali: ad Alessandro Archetti (FV Desenzano) il Trofeo AIB Cavaliere del lavoro Pino Beretta quale timoniere più giovane in tempo reale al Trofeo Bettoni Centomiglia, con il Dolphin Black in Black. A Maria Vittoria Moglia, del Protagonist Tremendo, il Trofeo Comune di Gargnano quale prima timoniera donna. A Claudio Tonoli di Pora il Trofeo Giornale di Brescia quale primo timoniere bresciano a Bogliaco.

Jana Germani ha ricevuto il Trofeo intitolato a Greta Nedrotti alla velista donna più giovane prima sul traguardo. Il Trofeo Giovanni Castellani al primo monoscafo ORC senza trapezi e terrazze è andato a Black Arrow di Walter e Michele Caldonazzi. Luca Nassini del Dolphin Achab, ha ricevuto un quadro della pittrice Marianna Collini per il primo timoniere armatore della classe più numerosa. Infine il Trofeo Garda Lombardia al primo monoscafo ORC in tempo compensato senza trapezi e terrazze è andato a Raffale, timoniere Christophe Gautschi dello Yacht Club Bregenz.

La Centomiglia 74 va in archivio ma se ne continuerà a parlare a lungo: al Circolo Vela Gargnano sono in programma già dai prossimi giorni le riunioni per impostare la prossima edizione, nel 2025, la settantacinquesima della storica regata che vuol continuare a far sognare i velisti, non solo quelli di acqua dolce.

Foto da Centomiglia del Garda

CENTOMIGLIA DEL GARDA

La Centomiglia del Garda è nata nel 1951 per iniziativa del Circolo Vela Gargnano, che desiderava creare un evento velico capace di valorizzare il magnifico scenario del Lago di Garda e di attirare velisti da ogni parte del mondo. La prima edizione vide la partecipazione di un modesto numero di imbarcazioni, ma il fascino della regata, con il suo percorso che tocca tutte le principali località lacustri, attirò subito l’attenzione degli appassionati. Gli anni ’50 e ’60 furono caratterizzati da un crescente interesse e partecipazione, con equipaggi provenienti da diverse nazioni europee, rendendo la regata un evento internazionale sin dai suoi esordi. La competizione riuscì a consolidarsi grazie alla dedizione degli organizzatori e all’entusiasmo dei partecipanti, fino a diventare un appuntamento irrinunciabile per molti velisti, dai semplici appassionati ai campioni più acclamati.

Negli anni la Cento è stata al centro delle grandi evoluzioni tecnologiche della vela, dalle attrezzature alle vele ai materiali, alle linee d’acqua. Un palcoscenico mondiale di innovazioni e scommesse veliche che dalle storiche classi metriche di legno è giunto fino agli avveniristici Classe Libera e al foiling. Progettisti, cantieri, velai, velisti e armatori preparano barche ad hoc per la regata, la piazzetta del porticciolo di Bogliaco si anima e diventa per 48 ore il centro della vela italiana: questo è lo spirito originario che la Cento ha replicato per oltre settanta anni e che vuole riconquistare.

Alcuni nomi leggendari della vela vi hanno partecipato e l’hanno vinta come Giorgio Falck e Beppe Croce, il presidente della federazione italiana e di quella mondiale della vela, che ebbe a definire la Cento “La favola bella”. E ancora Mitch Booth (due medaglie olimpiche); Jacques Le Brun (oro a Los Angeles ’32); Jo Richards (bronzo a Los Angeles ’84); Paul Elvström (quattro ori olimpici); Randy Smith, 2 medaglie olimpiche; Goran Marstrom, bronzo a Mosca ’80; l’indimenticabile Giorgio Zuccoli, ai quali si aggiungono i nomi mitici dei grandi velisti gardesani. Da Flavio Scala a Fabio Albarelli, da Luciano Lievi a Oscar Tonoli, da Nicola Celon a Roberto Benamati, per citarne solo alcuni che l’hanno vinta scrivendo il proprio nome sull’albo d’oro.

Un grande giornalista come il compianto Sandro Pellegrini, cantore del Garda, scrisse tra l’altro sul suo libro “Il lago dentro di noi”, 2023, Associazione Onlus HYAK-Piero Vantini (disponibile presso la segreteria del Circolo Vela Gargnano) queste parole:

“È un mondo che può sembrare ripetitivo. Non lo è. Ha una sua identità. All’impresa sportiva, alla voglia di vincere la “Cento Miglia”, ha saputo aggiungere quello che qualcuno ha definito: “Avventura e leggenda”. Oggi è storia. O forse lo credo solo io. Ma non occorre scomodare i tanti cantori del lago, dal solito Goethe al D’Annunzio. Da questi abbiamo già attinto nelle prime pagine del nostro viaggio intorno al Lago, che poi è il nostro Mondo. La Cento è un Evento con i suoi nuovi narratori, i suoi campioni, soprattutto le sue evoluzioni in campo tecnologico.”

CIRCOLO VELA GARGNANO

Fondato nel 1950, è uno dei club velici più attivi nel panorama sportivo italiano e internazionale. Affiliato alla Federazione Italiana Vela, conta più di duecento soci tesserati. La storia del Circolo Vela Gargnano è legata alla sua regata principale, la Centomiglia, e al Trofeo Gorla-50Miglia.

La Centomiglia è una sfida su tutto il periplo del Garda che si ripropone costantemente a settembre da più di mezzo secolo. Fin dai suoi esordi ha saputo far gareggiare, su un percorso che tocca tutte le sponde del lago, barche innovative condotte dagli skipper più titolati del panorama internazionale, insieme a centinaia delle imbarcazioni classiche più diffuse sui laghi europei, in un’autentica festa della vela.

Le squadre agonistiche del Circolo partecipano da anni a prestigiose regate ottenendo costantemente importanti risultati. Nel 2003 è stata conferita dal CONI la Stella d’Oro al merito sportivo. Nel 2007 il Circolo Vela Gargnano ha partecipato alla sfida dell’America’s Cup, la regata più conosciuta e seguita al Mondo, con il consorzio +39 Challenge.

Il Circolo avvicina i giovani allo sport velico facendo promozione nelle scuole locali e organizzando corsi estivi di vela con istruttori federali di provata esperienza e mettendo a disposizione degli iscritti tutte le attrezzature necessarie. Oltre agli Optimist, dedicati ai più piccoli, il Circolo Vela Gargnano mette a disposizione degli appassionati le derive Laser oltre alle imbarcazioni monotipo Dolphin 81 MR (flotta di 5 imbarcazioni). Forte è la sensibilità del Circolo Vela Gargnano verso i progetti rivolti a consentire agli atleti disabili la pratica della Vela (progetto Hyak per la disabilità mentale e Hansa Class per velisti disabili motori). Dal 2006 il C.V.G. rinnova il suo impegno nel sociale con la Childrenwindcup, veleggiata dedicata ai bambini del reparto di onco-ematologia pedriatica degli Spedali Civili di Brescia.

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