“Il centrodestra getta definitivamente la maschera e si rimangia tutte le promesse”. A dirlo, in una nota, è Paola Pollini, consigliera regionale M5s Lombardia, che commenta così la questione del depuratore del Garda, con il contestato progetto tra Gavardo e Montichiari.
“L’assessore Sertori, per mano del Direttore Generale del suo assessorato – si legge – ha risposto alla mia ultima interrogazione sul Depuratore del Garda. Le risposte sono come macigni, che non lasciano più spazio a interpretazione. Non vi è e, sicuramente, non vi è mai stata alcuna intenzione di mettere mano al progetto sulla depurazione del Garda, nonostante le promesse fatte in campagna elettorale da parte di diversi esponenti del centrodestra”.
“Abbiamo chiesto a Regione Lombardia cosa abbia fatto negli ultimi nove anni, dopo che aveva invitato gli enti competenti a considerare la sistemazione della commistione tra acque bianche e nere, prima di procedere ad approvare qualsivoglia mega-progetto di depurazione. La risposta – incalza l’esponente pentastellata – è stata che non è competenza di Regione Lombardia far rispettare quello che la stessa Regione scrive nei suoi regolamenti. Analoga risposta abbiamo ricevuto, domandando all’Assessore se Regione intendesse richiedere la rimozione del commissario straordinario. Alla domanda relativa all’esito degli studi ecologici sul Chiese, i cui risultati devono a nostro avviso essere attesi prima di procedere con la realizzazione di impianti potenzialmente incompatibili, la risposta è stata che non spetta a quegli studi dire se un depuratore si può fare o meno sul fiume Chiese”.
“Abbiamo chiesto infine – continua Pollini – se non sia il caso di aspettare l’esito della ricognizione dello stato del sistema fognario, avviato da Acque Bresciane, prima di procedere alla realizzazione di nuovi e costi mega collettori e la risposta è stata che lo studio di Acque Bresciane è di carattere locale mentre la depurazione del Garda è di un livello superiore, come se le due cose non fossero minimamente dipendenti l’una dall’altra”.
“E’ quindi evidente – conclude l’esponente del M5S – che non c’è alcuna volontà politica a volersi mettere attorno a un tavolo per ragionare di alternative, di conseguenza tutte le belle parole spese finora dal centrodestra e dai suoi rappresentanti sono solo chiacchiere al vento. Quegli stessi partiti che prima hanno illuso i cittadini, oggi, che non ci sono tornate elettorali importanti in vista, hanno dimenticato cosa significa ascoltare i territori e prendere le loro parti. Quegli stessi territori, amministrati dalle forze politiche che governano il Paese, Regione e Provincia, sono ufficialmente e definitivamente rimasti soli”.
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