Giacomo Bozzoli è stato arrestato. I media e forse gli stessi investigatori temevano già che fosse in qualche paradiso esotico senza estradizione verso l’Italia. Invece si trovava a casa sua, dove già l’avevano cercato il giorno della sentenza, nascosto nel cassettone del letto. Ma resta da capire come mai il 39enne, che probabilmente aveva pianificato la fuga da tempo, sia tornato a casa. Era tutto programmato? Voleva proseguire lì la sua latitanza? Oppure era intenzionato a riconsegnarsi?
DOVE E’ STATO TROVATO GIACOMO BOZZOLI
L’operazione che ha portato all’arresto di Giacomo Bozzoli è stata comunicata dai Carabinieri alle 18 e presentata dal procuratore capo Francesco Prete circa un’ora dopo.
Stando a quanto emerso, il blitz dei carabinieri (con il pm Alessio Bernardi) nella villa di via San Carlo, a Soiano del lago, è avvenuto nel pomeriggio di ieri (giovedì 11 luglio 2024) e si è concluso alle 17.45. Giacomo Bozzoli era nascosto nel cassettone di un letto matrimoniale. In un borsello nelle sue disponibilità, inoltre, sono stati trovati 50.000 euro in contanti.
Il 39enne non era armato e ha opposto resistenza, ma ha continuato a proclamarsi innocente.
Nell’abitazione di Bozzoli, va detto, erano state collocate dagli investigatori diverse microspie. Quando i Carabinieri hanno avuto la ragionevole convinzione della sua presenza hanno fatto scattare il controllo.
Il 39enne – secondo quanto riferito dagli investigatori – potrebbe essere rincasato “tre o quattro giorni dopo il ritorno della moglie” (avvenuto il 4/5 luglio). “Proprio domenica (7 luglio, ndr) il cancello della villa di via san Carlo era rimasto leggermente aperto”, rileva il Giornale di Brescia. Secondo altre fonti, invece, il suo ritorno risalirebbe a non molte ore prima.
CHE CI FACEVA A CASA GIACOMO BOZZOLI?
“Probabilmente aveva necessità di riallacciare i rapporti con la famiglia e con il bambino”, ha dichiarato il procuratore capo durante la conferenza, ipotizzando le ragioni del ritorno del latitante nella villa di Soiano del lago. Ma subito ha aggiunto: “Non crediamo che avesse la volontà di costituirsi”. La circostanza sarebbe sostenuta anche dal fatto che Bozzoli era nascosto nel cassettone e accanto a sé aveva il borsello con il denaro.
I NODI ANCORA IRRISOLTI DELLA SUA SCOMPARSA
Resta da capire anche cosa abbia fatto Giacomo Bozzoli tra il primo luglio (data della sua scomparsa) e l’11 luglio, data del suo arresto. Dopo la Spagna dov’è andato? Come è tornato in Italia? “Verosimilmente ha utilizzato mezzi di fortuna, auto, ma non la sua, da quello che sappiamo”, ha detto il comandante provinciale dei Carabinieri Vittorio Fragalà. Che fine ha fatto la sua Maserati Levante, apparentemente scomparsa dopo il 23 giugno?
>QUI LA CRONISTORIA DELLA SUA FUGA
IL COMUNICATO INTEGRALE DEI CARABINIERI (11.07.2024, ORE 18)
Il comunicato della Procura recitava: “Alle ore 17,45 di oggi i Carabinieri del Comando provinciale di Brescia hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Brescia a carico di BOZZOLI Giacomo a seguito di sentenza di condanna definitiva all’ergastolo emesse dalle corti d’assise di di Brescia di primo e secondo grado, per l’omicidio di Bozzoli Mario. Il ricercato è stato rintracciato nella propria villa di Soiano”.
L’articolo ▼ Bozzoli era nascosto nel letto e aveva 50.000 euro in contanti: è tornato per il figlio? proviene da BsNews.it – Brescia News.
Vai articolo originale: https://bsnews.it/2024/07/12/bozzoli-era-nascosto-nel-cassettone-del-letto-e-aveva-50-000-euro-in-contanti/