I prezzi di vendita in Lombardia rallentano la propria corsa ma non si fermano del tutto, registrando un aumento dello 0,7% su base regionale nell’ultimo trimestre, mentre su base annua la crescita rimane solida: +6,7%. Rincari più pronunciati per gli affitti, pari al +3,2% nell’ultimo trimestre, mentre la crescita annua si attesta al +7,5%. Queste le principali evidenze tratte dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale lombardo ad opera della proptech company del gruppo di Immobiliare punto it. Comprare casa in Lombardia costa, oggi, 2.500 euro al metro quadro di media, mentre per affittarla servono 16,7 euro/mq.
Ma a far riflettere sono soprattutto i dati di Brescia città, con tendenze in leggero calo per le compavendite di immobili (i prezzi restano in crescita) e un vero e proprio boom di domande di affitto, a cui corriponde però un calo dell’offerta e un conseguente aumento dei prezzi.
Le principali evidenze di mercato in Regione
Dai principali indicatori di mercato emergono segnali di raffreddamento per quanto concerne il comparto delle compravendite, con la domanda che continua a contrarsi: -4,2% nell’ultimo trimestre (-6,9% sull’anno). Allo stesso tempo l’offerta, pur mantenendosi stabile negli ultimi dodici mesi (-0,2%) si riduce di oltre 6 punti percentuali nel trimestre. Diversa la situazione per gli affitti, con lo stock in aumento di quasi 20 punti percentuali nel trimestre (+24,7% sull’anno) mentre la domanda, che rispetto a questo punto del 2022 è cresciuta poco meno di 5 punti percentuali, nell’ultimo trimestre vola al +15%.
I principali trend di vendita in regione
La città più cara della regione (e d’Italia), resta Milano, che raggiunge quota 5.300 euro al metro quadro di media. In un anno i prezzi nel capoluogo meneghino sono cresciuti del 3,6%, ma non hanno smesso di aumentare nemmeno nell’ultimo trimestre, registrando il +0,9%. Non è però la città che cresce di più: in un quadro tendenzialmente positivo, Varese sperimenta rincari di oltre 3 punti percentuali nel trimestre, arrivando a quota 1.650 euro al metro quadro. Tra le eccezioni al trend di crescita regionale troviamo invece Como, che vede i prezzi di vendita in contrazione del 2,9% nel trimestre scendendo a 2.611 euro al metro quadro. Cremona si afferma invece come città più economica della Lombardia, con i suoi 1.367 euro al metro quadro.
Per quanto riguarda Brescia si passa da una media di 1.882 euro al metro quadro nel capoluogo (+3,7 in 12 mesi) a una media di 2.092 in provincia (+4,2, senza contare il capoluogo), trainata soprattutto dal Garda. Con un calo dell’offerta dell’1,7 per cento in città e del 13,5 in provincia, mentre la domanda sostanzialmente è stabile (-0,1, -0,6).
I principali trend delle locazioni in regione
Come per il comparto compravendite, la città di Milano rappresenta il territorio più caro in regione, con 22,4 euro al metro quadro di canone medio. Questo dato è in crescita dell’1,7% nel trimestre, ed è aumentato di oltre 10 punti percentuali in un anno. Il trend di crescita è omogeneo per quasi tutti i territori lombardi.
L’offerta di immobili in locazione sul territorio non è omogenea: se da un lato si osservano importanti accumuli nella città di Como (+64,8%), in provincia di Sondrio (+56,5%), e anche la stessa città di Milano mostra aumenti importanti di disponibilità di immobili destinati all’affitto (+28,6%), si osservano importanti decumuli di stock trainati dal -17,6% della città di Varese e da tutto il territorio di Monza e della Brianza, dove sia in città sia in provincia si osserva una contrazione di oltre 14 punti percentuali.
Discorso estremamente più omogeneo per l’andamento della domanda di immobili in affitto, con il territorio di Mantova che vede una crescita intorno ai 45 punti percentuali sul trimestre sia in città sia in provincia. L’unica eccezione in tutta la regione è rappresentata dalla provincia di Bergamo, dove si osserva una contrazione di 25 punti percentuali negli ultimi tre mesi.
Per quanto riguarda Brescia, l’offerta di affitti è calata in 12 mesi del 14,4 per cento in città ed è cresciuta del 2,2 in provincia (senza contare il capoluogo). Mentre la domanda è aumentata del 50,2 per cento in città e del 58,8 in provincia (senza contare il capoluogo). I prezzi medi sono di 10,3 euro al metro quadro in città (+6 per cento) e 10,7 euro in provincia (più 1 per cento).
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