LA NOVITÀ annunciata dal Governo – come evidenziato da Il Sole 24 Ore – sarà definita questo mese da uno dei cinque decreti di attuazione del federalismo fiscale. Farà sintesi di tutte le voci del fisco del «mattone» tuttora in essere; le componenti saranno Ici, Irpef su affitti e seconde case, imposta di registro e ipocatastali sulle compravendite.
Saranno le città lombarde, più in generale quelle del Nord, con i più alti livelli procapite della nuova imposta immobiliare unica: potrebbe diventare una delle voci più significative sul fronte delle entrate comunali.
UN DATO dal quale non si discostano di molto quelli di Milano, Lecco, Como, Pavia e Biella. Poco distante Brescia che, a livello nazionale, si piazza al 24° posto con 353 euro procapite, 67 milioni di raccolta complessiva pari al 18,4% delle entrate della Loggia. L’impatto nella nuova tassa sarà legato anche alla posizione turistica: quanto più un Comune è ubicato in zona di vacanze, ricco di seconde case e con maggiori possibilità di transazioni, quanto più gli introiti saliranno.
(estratto da bresciaoggi.it)
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