Ormai ci siamo abituati, prima era toccato ad Andreotti che vide una condanna per collusioni mafiose fino agli anni ’80, ora tocca a dell’Utri. Per alcuni romantici smemorati passati un po di anni, si può anche dimenticare.
Io credo al detto “il lupo perde il pelo vizio”! La sentenza d’Appello sui fatti riconducibili agli anni ’70 e ’80 condana il co-fondatore di Forza Italia, braccio destro di Berlusconi, a 7 anni di carcere. Il Pdl esulta, ma i finiani frenano: «Non c’è nulla da festeggiare e Mangano è un mafioso non certo un eroe». Lui: «Mangano eroe». Rabbia dei giovani Pdl.
Rita Borsellino dichiara: «Oggi dei giudici ci confermano che un senatore della Repubblica, nonché l`uomo chiave nella costruzione di Forza Italia, è stato per trent`anni, anche nel periodo delle stragi, in stretto contatto con i boss mafiosi, fornendo persino protezione, come nel caso di Mangano, e contribuendo così con forza al mantenimento e al rafforzamento di Cosa nostra».
E’ la casa delle libetà!
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